Lo Sparring della Settimana
21/05/2025 – Charles “Charly” Metonyekpon
Pugni Europei

Disciplina: Pugilato
Categoria: Superleggeri
Società: BCC Castelfidardo (AN)
“Lavoro e Verità”
Alle 21:30 arriva la videochiamata. Dall’altra parte dello schermo, nella quiete che segue l’allenamento, c’è Charles Metonyekpon, per tutti Charly, trent’anni, origini beninesi e cuore definitivamente marchigiano. È appena tornato dalla Boxing Club Castelfidardo, dove si allena ogni giorno sotto la guida esperta del maestro Andrea Gabbanelli e del suo ottimo entourage.
Ha appena concluso una giornata intensa, come tutte quelle che precedono un incontro importante. Il prossimo sarà il 30 maggio, al Pala Atlantico di Roma. Difenderà la cintura EBU dei superleggeri contro Armando Casamonica, beniamino di casa.
Charly, però, è tranquillo. Con la semplicità disarmante che lo contraddistingue, ci dice:
“Armando ha due braccia e due gambe come me. Sono consapevole dei miei mezzi e non temo il confronto.”
Non è arroganza, la sua. È consapevolezza. È quella lucidità che solo chi ha fatto un certo tipo di strada può avere.
La scorsa settimana, Charly è stato in Inghilterra per un camp internazionale. Si è allenato e ha incrociato i guantoni con pugili di alto livello, confermando – come ci dice lui stesso – che la vera differenza rispetto al nostro pugilato non è la qualità degli atleti, ma il seguito, il contesto, le risorse. In Italia – è sottinteso – c’è materiale umano all’altezza, ma spesso manca tutto il resto. Charly questo lo sa bene, perché ci è cresciuto dentro.
Il suo è un percorso che ha la forma della determinazione e l’anima della semplicità.
I primi guadagni li ha messi da parte per la patente, per la macchina. Non è mai stato uno che ha bruciato le tappe. Ha fatto il suo, un passo alla volta, senza lamenti e senza scorciatoie. Solo lavoro. A renderlo speciale non è solo lo stile sul ring, ma ciò che si scopre scavando appena sotto la superficie: l’altruismo, l’umiltà, il rigore mai ostentati e vissuti in silenzio.
C’è un momento in cui tutto cambia. È quando da dilettante subisce alcune sconfitte. Non si scoraggia, non cerca colpe. Si scuote, si rimbocca le maniche e capisce che o ci si dà tutto, oppure si resta a metà. E da lì inizia a dare tutto davvero.
Quando gli chiediamo quale sia stato il suo incontro migliore, ci risponde senza esitazione:
“Quello con Walid, che ho perso.”
Non ce lo aspettiamo. Ma poi ci spiega:
“Lì ho sperimentato tutto: la paura, la rimonta, il dolore. Ho provato ogni sensazione possibile sul ring. Quell’incontro non lo scorderò mai.”
È una frase che racchiude tutta la sua grandezza.
Per la maggior parte dei pugili, l’incontro più bello è una vittoria. Per lui è una sconfitta. Da quella ha imparato di più, e questo dice tutto.
Dopo vent’anni, è tornato nel suo Paese d’origine. Un viaggio carico di emozioni, di ricordi, di immagini che riaffiorano. I luoghi dove si nasce ci plasmano, ci segnano. Quando li lasci, te li porti dietro in uno zaino invisibile. Per qualcuno è leggero, per altri più pesante. Ma quel peso – ci dice – può diventare forza e spinta. È quella fame che alcuni chiamano cazzimma, altri rabbia, altri ancora determinazione. Non per fare del male, ma per dimostrare che si merita il posto in cui si è arrivati, ma soprattutto quello in cui si vuole andare.
Gli occhi di Charly hanno qualcosa di profondo, acceso e limpido. Sono occhi che hanno visto tanto e che vogliono vedere ancora di più. Hanno fame ma anche gratitudine.
Quella rara combinazione tra durezza e dolcezza che si trova solo in chi ha lottato e non ha mai smesso di crederci.
A Charly e a tutto il suo Team va il nostro più sincero in bocca al lupo e l’augurio di regalare al suo pubblico il solito grande spettacolo.
Forza Charly!
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14/05/2025 – Giulio Casari
Aggressività e Mani Pesanti

Disciplina: Pugilato
Categoria: Welter
Società: ASD knockout Arco (TN)
“La Boxe è una mia scelta”
Giulio Casari ha 19 anni e viene da Riva del Garda. Si avvicina al pugilato durante l’adolescenza, spinto come tanti, da un bisogno profondo: trovare risposte in un mondo che spesso sembra offrire solo domande.
Entra in palestra con poche certezze, ma con una fame autentica. Fame che presto si trasforma in disciplina, impegno e passione quotidiana.
Giulio non perde tempo. Dopo una trentina di match da dilettante, capisce che il ring è casa sua. La sua boxe ha qualcosa di diverso.
Alla ASD Knockout di Arco, e in particolare grazie a Simone Boccaccini, lo notano subito. Nasce così un rapporto di profonda fiducia e rara sintonia, quel legame speciale che porta un pugile ad affidarsi completamente al proprio maestro.
La media e lunga distanza è il suo territorio ideale: Giulio sfrutta al massimo potenza, precisione e un allungo naturale, che lo rendono temibile nel rientro dopo lo scambio.
Fisico asciutto, longilineo, e un footwork pulito ed efficace. A prima vista potrebbe sembrare un tecnico puro, ma le mani pesanti raccontano un’altra storia.
Dietro l’eleganza dei movimenti si nasconde un picchiatore, capace di fare male.
Giulio ha tutte le carte in regola per diventare un protagonista della scena pugilistica. Questo è anche il nostro grande augurio ad un ragazzo di soli 19 anni.
Lo abbiamo visto sorridere in tante foto e durante i match. E siamo arrivati a una conclusione: sul quadrato può sorridere un pazzo… o un bambino nei panni di un adulto, che rincorre un sogno più grande di lui.
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07/05/2025 – Elia Gironelli
Un percorso da Campione

Disciplina: Pugilato
Categoria: 65 Kg
Società: Boxing Academy Loreto
Nelle Marche il suo nome è ben conosciuto dagli addetti ai lavori.
Mai sopra le righe, mai fuori posto, poche parole e parecchia sostanza.
Un vero signore del Ring. Cavallo di razza.
Elia Gironelli, classe 2000 conosce il pugilato a sedici anni.
A guidarlo nei primi passi è il maestro Luigi Vasari, figura storica e amatissima, venuta a mancare solo pochi mesi fà, con cui costruisce le fondamenta,
crescendo dentro e fuori dal quadrato.
Il debutto arriva nel 2016 e i risultati non tardano ad arrivare. Dopo aver conquistato due titoli regionali, nel 2019 si impone anche a livello nazionale, vincendo il Campionato Italiano Elite seconda serie. Si afferma così come uno dei talenti più promettenti della sua categoria sotto la guida di Vasari e di Emanuele Gramaccini.
Dopo un breve periodo di pausa, (fisiologico a volte per chi inizia da piccolo), Elia sceglie di ripartire dalla Boxing Academy Loreto, sotto la guida del maestro Alessandro Cossu. È un nuovo inizio che profuma di rilancio: ritrova ritmo, convinzione e continuità.
Per tre anni consecutivi vince il titolo regionale nella categoria 67 kg, mostrando una crescita tecnica e mentale costante. Fa parlare di sé anche fuori dall’Italia, disputando incontri di livello, soprattutto Svizzera dove lascia il segno.
Nel 2024, al Trofeo di Loreto, arriva il debutto nella nuova formula delle 4 riprese senza canottiera. Il match tenutosi davanti al suo pubblico, lo vede trionfare con personalità contro un pugile abruzzese più esperto. È una vittoria che pesa, non solo per la qualità dell’avversario, ma in quanto conferma che il cammino intrapreso è quello giusto.
Oggi l’obiettivo è chiaro: riconfermarsi ancora una volta campione regionale nella nuova categoria dei 65 kg, affrontare gli interregionali con determinazione e arrivare pronto alla fase finale degli Assoluti, dove cercherà di giocarsi tutto per una medaglia che potrebbe segnare la definitiva consacrazione nel Pugilato Olimpico.
Nel frattempo, giugno si avvicina e con esso una trasferta impegnativa in Francia, dove lo attende un avversario di alto livello.
Sarà una prova importante per Elia, il suo Team e il giovane Direttore Tecnico Michele Sociale, perché nel 2026 Elia ha il chiaro obiettivo di passare al Settore Professionistico, diventando apripista per la Boxing Academy Loreto.
Un traguardo che, per Elia, non è un punto d’arrivo.
In un mondo dove molti parlano e pochi fanno, preferisce il rumore dei guantoni sul sacco. Il resto lo proverà come è solito sul Ring.
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30/04/2025 – Simone Rao
Un Fiorentino “TUTTODURO”

Disciplina: Pugilato Professionistico
Categoria: Pesi Piuma
Società: Boxe Lastra a Signa
Ore 22.00. Dopo una giornata lunga e carica di impegni, Simone Rao risponde alla nostra videochiamata. Ha il solito volto sereno, ma si capisce che ha speso parecchia energia in preparativi importanti: l’8 giugno combatterà nella sua città, in uno dei luoghi più iconici per ogni fiorentino – Piazza Santa Croce – durante la Leone Boxing Night.
Un evento speciale non solo per chi ama la boxe.
Simone è uno di quei pugili che, quando lo ascolti parlare, ti fa dimenticare gli stereotipi. Niente spacconate o forzature, naturale e spigliato in ogni gesto; dal modo in cui racconta la sua giornata davanti ad un panino, fino a come descrive le sue famose Ring Walk:
“Mi diverto davvero. È un gioco, almeno fino a quando non suona la prima campana. Da lì in poi si fa sul serio”.
Il suo percorso inizia nel 2010 quando si lascia alle spalle il calcio per abbracciare la boxe con una determinazione che non lo ha più lasciato. La fase dilettantistica è stata formativa, ma fin dall’inizio l’obiettivo era quello di diventare un professionista.
Oggi Simone si divide tra il lavoro, gli allenamenti e la famiglia. I sacrifici sono diventati un equilibrio. “Il mio team vincente è la mia famiglia”, dice con un sorriso.
La moglie Margherita e il piccolo Gabriele sono il suo secondo angolo, quello che lo sostiene fuori dal ring e gli dà forza nei momenti più duri della preparazione.
Poi c’è la sua palestra: la Boxe Lastra a Signa, guidata dai Maestri Mirko Ricci e dallo storico Fernando Padariso presente sin dal 1987.
All’angolo di Simone, oltre al maestro Ricci, ci sono spesso anche amici e compagni come Catalin Ionescu e quando sono loro a combattere, è lui a ricambiare la presenza.
Per loro non è solo pugilato, ma è squadra e famiglia.
La sfida più dura? Quella con Parrinello a difesa del titolo italiano nel Luglio 2023, conquistato a Maggio dello stesso anno ad Ancona contro Mattia Occhinero. Un match teso e combattuto col peso sulle spalle di chi sa di dover vincere, confermare e di meritare la cintura. Dieci riprese durissime, scorbutiche e di difficile gestione, ma che alla fine lo hanno visto vincitore.
L’8 giugno non sarà un match qualsiasi. Di fronte a lui ci sarà Francesco Grandelli, pugile esperto e avversario ostico, che rappresenta una vera e propria prova di maturità. “So che dovrò dimostrare di essere all’altezza, so cosa mi aspetta”- dice Rao con fermezza.
Ma è un terreno che conosce.
C’è poi un aspetto che non si può ignorare quando si parla di Simone Rao: l’attaccamento alla sua città. Firenze per lui non è solo casa ma identità, radice, orgoglio. Combattere in Santa Croce – la stessa piazza dove si gioca il Calcio Storico – ha un valore simbolico enorme. “Portare il mio nome lì, da professionista, davanti alla mia gente… è qualcosa che mi spinge ogni giorno in allenamento. Firenze la porto dentro, sempre”.
Simone Rao è il tipo di atleta che non ha bisogno di maschere per affascinare. Non recita, non costruisce personaggi. È sé stesso e tanto basta. Quando si diverte entra dando spettacolo, quando combatte si fa rispettare. Quando racconta il suo mondo, lo fa con quella schiettezza rara che rende tutto più autentico.
In fondo, è proprio questo il suo stile: giocare con il sorriso, ma solo finché il gioco non diventa realtà.
Il ring, per Simone, è un posto dove i sogni si prendono a pugni, uno dopo l’altro, con serietà, intelligenza e un cuore grande quanto Firenze.
Non perdetevi nulla sui prossimi eventi che lo vedranno protagonista.
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23/04/2025 – Massimo Pietroselli
Lo scatto giusto del Ring

Per tutti Max Petrus
C’è chi sul ring ci sale e chi, da bordo ring, ne racconta l’anima. Massimo Pietroselli, per tutti Max Petrus, non mette i guantoni, ma non c’è colpo che gli sfugga. Ex uomo delle forze di polizia, protagonista in passato di operazioni complesse e delicate, oggi ha lasciato divisa e incarichi per dedicarsi a una passione coltivata da sempre: la fotografia.
Ma non una fotografia qualunque. Max è diventato l’occhio più attento della boxe marchigiana. Dalla riviera fino ai confini con l’Abruzzo, se c’è un ring montato e un match in programma, puoi star certo che lui è lì, macchina fotografica al collo, pronto a catturare sudore, tensione, gioia e sconfitta con uno scatto sincero, mai invadente, sempre rispettoso.
Max produce foto spettacolari. Cerca la verità del momento, l’istante in cui un pugile stringe i denti, o quello in cui alza le braccia al cielo. Sa aspettare e leggere un match. Soprattutto, conosce tutti.
Davvero: non esiste pugile marchigiano che non abbia incrociato il suo obiettivo.
È diventato una figura familiare, quasi necessaria. Non c’è riunione in cui non venga salutato con una pacca sulla spalla, un sorriso, o una battuta. Perché Max c’è sempre. E c’è con uno stile tutto suo, silenzioso e puntuale.
E forse è proprio questo il suo colpo migliore: esserci, da anni, con costanza e passione, senza mai pretendere il centro del ring, ma raccontandolo come pochi altri. Un testimone prezioso, un archivio vivente della boxe marchigiana, uno che conosce bene la differenza tra osservare e vedere.
Grazie Max !
16/04/2025 – Simone Dessì
In direzione Ostinata e Contraria

Disciplina: Paraboxe
Società: Boxe Alessandria – La Tana del Dragone
Semplicemente Simone
Non serve urlare per farsi sentire. A volte basta entrare in silenzio, guardare dritto negli occhi e mostrare coi fatti che le barriere più difficili non sono quelle che si hanno davanti.
Simone Dessì, pugile, atleta, uomo ostinato, ha scelto la sua strada nel momento più duro. Non per dimostrare qualcosa agli altri, ma per restare fedele a sé stesso. Sul ring non porta una storia triste, ma un messaggio chiaro per tanti e per tutti: guardami. Impara. E poi rialzati anche tu.
Nato a Vignole Borbera, in provincia di Alessandria, la sua vita cambia bruscamente nel 2009 a causa di un incidente sul lavoro. Per molti sarebbe un punto, per lui è una virgola. Non subito, certo. Ma quando Simone scopre che in altri paesi si combatte anche in carrozzina, capisce che è appena iniziato un altro round.
La paraboxe non è un adattamento. È boxe, punto. Con regole, contatto, fatica. È tecnica, coraggio e allenamento, come in ogni disciplina vera. Simone si mette sotto, giorno dopo giorno, nella palestra “Tana del Dragone”, sotto la guida di Eugenio Dragone, uno che non guarda le gambe ma lo sguardo. E lì, in quella palestra, ricomincia a spingere.
Il 16 dicembre 2023 entra nella storia: diventa il primo campione italiano di boxe autonoma in carrozzina. Batte Yelfry Guzman a Chieti, ma soprattutto dimostra che i limiti sono un concetto relativo.
Ad oggi ancora nessuno è riuscito a togliergli quella cintura, che prossimamente gli aprirà la strada per palchi importanti.
Fuori dal ring, Simone è un punto di riferimento per un movimento in crescita. Partecipa a eventi, promuove la paraboxe, parla poco e fa tanto. Il suo obiettivo non è la fama, è l’accesso: aprire porte, costruire spazi, dare possibilità, in quanto per lui lo sport deve includere, non selezionare.
Lo ripetiamo, qui si fa la storia !
E allora sì, guardiamolo. Non per compatirlo, non per applaudirlo, ma per capire cosa significa davvero non mollare.
Simone Dessì non è un eroe, è uno come noi.
Solo che, a differenza di molti, ha deciso di non fermarsi e di farlo alla sua maniera:
IN DIREZIONE OSTINATA E CONTRARIA.
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09/04/2025 – Leonardo Gioacchini
Mani basse, testa alta

Disciplina: Pugilato
Categoria: 65 Kg
Società: Accademia Pugilistica Dorica – Collemarino Ancona
Dalla prima Prova, al primo Podio
Classe 2002, Leonardo Gioacchini entra in palestra a 11 anni. Un’idea del padre, ex pugile, che lo accompagna a “provare”. Bastano pochi tocchi al sacco per capire che quella non sarà una parentesi: Leonardo sente che il ring è il suo posto.
Nel 2017 arriva l’esordio.
Dopo appena sei match si presenta ai Campionati Italiani Youth senza nessun timore, ed è bronzo alla prima prova.
Spavaldo ed elegante.
Leo combatte con stile.
Mani basse, sguardo alto. Non è arroganza, è controllo. Gioca con il ritmo, anticipa, assorbe poco e manda a vuoto l’avversario.
Match dopo match ha costruito un’identità unica: grande mobilità, tecnica pulita, colpi lunghi e precisi. Un mix che lo rende frustrante per chiunque gli stia davanti.
Obiettivo professionismo
Ora il mirino è puntato su due obiettivi: i Campionati Elite e poi, con il nuovo anno, il salto tra i professionisti. Nessuna fretta, ma idee chiare: “La data ancora non c’è, ma il percorso è segnato. E noi siamo pronti.”
Queste le parole dell’atleta dell’ Accademia Pugilistica Dorica.
E in piu, prossima fermata Collemarino.
Segnatevi il 13 aprile, Palazzetto dello Sport. Leonardo torna sul ring, calmo fuori, tagliente dentro, con quella boxe che non lascia spazio a repliche.
… e su Sparring Arena ?
“Sparring Arena è un idea innovativa, che collega in un solo punto tutti gli amanti del Pugilato dall’Atleta al semplice Appassionato.
Questa è la strada giusta“
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02/04/2025 – Emiliano Domi
Un pugile, mille soluzioni

Disciplina: Pugilato
Categoria: 75 Kg
Società: Carabini Italica Boxe – Savignano sul Rubicone
Un percorso costruito con dedizione
Nato a Cesena il 22 agosto 2000, Emiliano Domi scopre la boxe all’età di 18 anni, dopo una breve esperienza nella Thai boxe. Quello che inizialmente era solo un interesse si trasforma rapidamente in una passione bruciante. Entro il primo anno di pratica, sale sul ring per il debutto, iniziando un percorso che lo porterà a collezionare 19 match, partecipando ai Campionati Nazionali Elite e ai Campionati Regionali in due categorie differenti.
Uno stile mutevole e imprevedibile
Ci sono pugili che fanno della pressione costante la loro arma, altri che giocano di rimessa e sfruttano l’errore dell’avversario. Poi c’è Domi, un pugile camaleontico, capace di adattarsi a qualsiasi stile e situazione. Non ha paura di avanzare con aggressività, ma sa anche gestire il match con intelligenza, controllando da buon tecnico e studiando il ritmo dell’avversario. Boxa con naturalezza in entrambe le guardie, caratteristica che lo rende imprevedibile e difficile da leggere per chiunque si trovi dall’altra parte del ring.
Uno sguardo al futuro
Gli obiettivi per il 2025 sono chiari: disputare i Campionati Regionali a giugno e, nel giro di un anno, fare il grande salto nel Professionismo. Ogni match diventa un banco di prova, un passo in più verso il futuro.
Un percorso che richiede sacrificio, mentalità e determinazione, tre doti che a Emiliano non mancano di certo.
Il valore della Connessione
Emiliano non è solo un pugile di talento, ma anche un atleta che ha saputo guardare oltre il ring. È stato tra i primi a credere in Sparring Arena, intuendone fin da subito le potenzialità. Per lui, confrontarsi e connettersi con altri atleti è essenziale per crescere. “Un network dinamico e innovativo che offre le giuste opportunità per migliorarsi ogni giorno”
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26/03/2025 – Sofia Gusella
Cuore, guantoni ed un legame speciale

Disciplina: Pugilato
Categoria: Amatori
Società: UPA Pittori Ancona
Il Pugilato ? Un’idea di Famiglia
Quando tuo padre torna a casa dopo l’allenamento con un sorriso stampato in faccia e la soddisfazione negli occhi, un dubbio ti viene: ma che avrà mai di così speciale questa Boxe?
È così che Sofia Gusella, classe 2000, mette piede in palestra per la prima volta nell’estate del 2023. Un test, giusto per capire. Ma si sa, certi amori non nascono piano: dal primo istante, guantoni ai pugni e sguardo fisso sul sacco, la boxe le entra dentro.
Da sola in mezzo agli uomini ? Nessun problema
Fin dal primo allenamento, Sofia si trova in un contesto in cui il pugilato è ancora uno sport a prevalenza maschile. È l’unica ragazza nel gruppo. E allora? Nessuna esitazione, nessuna paura. Dopo un attimo di adattamento, si sente subito al posto giusto. Il ring non fa distinzioni: parla solo la voglia di imparare, migliorare, sudare.
Gli impegni accademici la tengono lontana dalla palestra per un po’, ma appena può, torna. Fino a quando la boxe diventa routine, energia pura, adrenalina che scorre. Finita una sessione, si sente più forte, più leggera, più viva. Tornano le sensazioni che le regalava la sua prima passione durante l’adolescenza: La Scherma.
Guantoni, sudore ed un divertimento condiviso
Sofia non è sola in questo viaggio. : i coach la guidano, la correggono, la spronano. E poi c’è lui, il motore di tutto: suo padre. Allenarsi insieme significa condividere fatica, sfide, emozioni. Un’occhiata basta per capirsi.
Non solo Campioni, ma storie da raccontare
Non servono solo cinture, medaglie o titoli per essere protagonisti della Boxe. Ogni pugile, dal professionista al praticante amatoriale, porta sul ring una storia fatta di passione, impegno e voglia di crescere.
Lo Sparring della settimana è qui per questo: per dare spazio a chi vuole mettersi in gioco, a chi cerca stimoli, a chi sa che la boxe è più di un semplice sport.
💬 Anche tu hai una storia di pugilato da raccontare?
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19/03/2025 – Ludovico Zagaglia
Determinazione e talento sulla strada del successo

Disciplina: Pugilato
Categoria: 80 kg
Società: Accademia Pugilistica 1923 – San Benedetto del Tronto
Primi passi, un debutto Folgorante
Nato il 19 febbraio 2007, Ludovico Zagaglia si avvicina alla boxe a 15 anni, girando diverse palestre prima di trovare la sua dimensione all’Accademia Pugilistica 1923 di San Benedetto del Tronto, sotto la guida del Tecnico Alfredo Di Gennaro
Il 23 ottobre 2023 debutta nel pugilato agonistico e lascia subito il segno: tre vittorie consecutive, tutte prima del limite, nella categoria Junior 80 kg. Il suo talento si conferma il 4 ottobre 2024, quando, nel sottoclou del titolo WBC del Mediterraneo di Mattia Occhinero, conquista il titolo di Campione Regionale Youth 80 kg.
Crescita, impegno e mentalità vincente
Ludovico partecipa per la prima volta ai Campionati Italiani Youth, arrivando fino ai quarti di finale. Un’esperienza preziosa che arricchisce il suo bagaglio e lo motiva a migliorarsi ancora. Oggi il suo record è di 9 match, con 8 vittorie e una sola sconfitta.
L’umiltà e la dedizione caratterizzano il giovane pugile, che si allena sei giorni su sette, dimostrando grande serietà e voglia di arrivare lontano.
Crescere e confrontarsi: il valore della community
Per Ludovico, crescere significa confrontarsi con i migliori:
“Sparring Arena è un’opportunità per noi pugili. Connettersi con altri atleti aiuta a migliorarsi e ad affrontare sempre nuove sfide.”
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12/03/2025 – Andrea Tulli
Uomo dell’angolo, tra tecnica cuore e protezione

Disciplina: Cutman professionista
Competenza, esperienza e dedizione
Nato a Fermo il 14 settembre 1975, Andrea Tulli si avvicina alle arti marziali in giovane età. Il legame con il pugilato nasce quando il figlio Lorenzo, oggi pugile professionista, scopre la boxe a soli 7 anni. Da quel momento, si appassiona alla vita di palestra, affianca i coach e sviluppa una spiccata attitudine per la gestione dell’angolo e il primo soccorso nei traumi da combattimento.
Dopo aver frequentato oltre dieci anni fa il suo primo corso Cutman con Federico Catizone, ha continuato a formarsi fino al 3° livello, diventando una figura di riferimento nel panorama pugilistico italiano.
Una spalla essenziale per il pugile
Oggi, Andrea è il Cutman di Lorenzo Tulli, Mattia Occhinero, Luca Chiancone e altri atleti di vertice. La sua professionalità e i suoi valori morali lo rendono una risorsa indispensabile per ogni pugile che si affida alle sue mani esperte. Non è solo un esperto del ring, ma un vero punto di riferimento nei momenti più critici, dentro e fuori dal match.
“Il pugile è come una pianta” e “Al pugile dico: non farmi entrare dentro il ring” sono due dei suoi principi guida. Per Andrea, il lavoro del Cutman va oltre la medicazione: è un ruolo silenzioso ma cruciale, fatto di empatia, prontezza e responsabilità.
Nei prossimi mesi sarà impegnato all’angolo in grandi eventi di rilievo nazionale e internazionale.
L’importanza della connessione
Per Andrea, creare una community solida è fondamentale: “Sparring Arena è uno strumento nuovo e ottimo per connettere i pugili, che nel nostro paese hanno bisogno di crescita e supporto.”
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05/03/2025 – Leonardo Turchetti
Forza, cuore e fame di vittoria

Disciplina: Pugilato
Categoria: Massimi Leggeri
Società: Team Boxe Ancona – Scuola di Pugilato Spoleto
Potenza e aggressività sul ring
Nato a Roma il 23 giugno 1999, Leonardo Turchetti è un pugile che fa della corta distanza la sua arma vincente. Con un approccio aggressivo e da picchiatore puro, cerca sempre il colpo risolutivo per chiudere il match il prima possibile.
Nonostante un inizio altalenante, la svolta arriva a 19 anni, quando, passato Elite, inanella una striscia di vittorie che gli fa capire di poter ambire al professionismo. Un percorso che ha incontrato ostacoli, ma che Leo ha saputo superare fino a realizzare il suo obiettivo: diventare pugile professionista a 25 anni.
Una carriera costruita con sacrificio
Oggi Leonardo è tesserato con la Team Boxe Ancona, dove lavora con il tecnico Diego Pieroni, ma si allena regolarmente alla Scuola Pugilato Spoleto sotto la guida di Denis Hasan. Con una mentalità da guerriero e una fame di vittoria costante, il suo obiettivo è continuare a crescere e farsi strada tra i professionisti.
Sparring e crescita
Per Leonardo, trovare sparring partner adeguati è una vera sfida: “In categorie di peso elevate, gli avversari sono pochi ed è difficile avere confronti stimolanti. Sparring Arena può essere un punto di riferimento importante per creare una community e aumentare le opportunità di crescita”.
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26/02/2024 – Elhadji “EL” Ousmane Fall
Talento, potenza e visione

Disciplina: Pugilato
Categoria: 85 kg
Società: UPA Pittori Ancona
Dal Senegal all’Italia,
alla scoperta della boxe
Nato il 3 giugno 2000 a Boune, Senegal, Elhadji “EL” Ousmane Fall ha incontrato il pugilato a 18 anni. Un colpo di fulmine che ha cambiato la sua vita.
Con un fisico imponente – 198 cm di altezza e un allungo eccezionale – EL è un pugile che sa combinare mobilità, tecnica e potenza. Il suo footwork sopraffino gli permette di controllare il ring, mentre i suoi colpi pesanti fanno la differenza nei match più duri.
Un percorso in crescita
EL ha già calcato il palcoscenico dei Campionati Italiani Elite nel 2023 e nel 2024, dimostrando di poter competere ai massimi livelli. Per lui il miglior match è sempre quello che deve ancora disputare. Una mentalità da vero atleta.
L’importanza del confronto
Per EL, il confronto e la crescita sono fondamentali:
“Penso che Sparring Arena possa avere un ottimo impatto sulle attività di pugili e fighter. È un ottimo modo per aiutarci a crescere e confrontarci con altri atleti.”
Un messaggio chiaro, che rispecchia la filosofia di Sparring Arena: creare connessioni, migliorarsi, trovare nuovi stimoli.
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